
CARALUCE, e i paesi invisibili di Franco Arminio
Franco Arminio torna in libreria con Caraluce, un atlante. Forse l’atlante meno convenzionale che potrete mai conservare nella vostra libreria. Una raccolta di paesi immaginati, sognati e allo stesso tempo capaci di raccontarci qualcosa dei luoghi che abitiamo davvero. L’ho letto in un weekend piovoso, conquistata dalla sua prosa leggera e delicata, meravigliosamente accompagnata dalle illustrazioni di Manuele Fior, ed ecco com’è andata!
La trama
La realtà non ha confini. Ci sono vie di fuga ovunque: la via del cielo, la via di un bacio, la via che segue il volo di una mosca. La via misteriosa che conduce agli universi intorno al nostro. I paesi invisibili di questo Atlante nascono ai confini del mondo che conosciamo, impercettibili strappi che raccontano la letizia e la bontà dell’immaginazione, e che rispondono a un bisogno profondo, una fame di spazi dove sentirsi attraversati dalla scossa della fantasia.
Accade, in queste pagine, di trovarsi in un paese dove si accendono sigarette con i lampi oppure in un paese poggiato su una mandria di cavalli o in uno sbadiglio. Non c’è un solo paese in cui non vorremmo abitare almeno un giorno, contenti di dimenticare per un attimo la mestizia del tempo presente, delle cose inchiodate a un realismo malato, che relega l’immaginazione tra i giochi senza conseguenze.
È lo scatto nell’impensato, invece, a darci lo slancio per andare avanti. Andiamo a cercare paesi e paesaggi, quelli che ci sono e quelli che solo lo stupore può trovare.

La nostra recensione
Caraluce. Atlante dei paesi invisibili di Franco Arminio è un libro speciale, intriso di rara poesia. Mi ha fatto tornare in mente i racconti di Rodari che avevano come protagonisti paesi e città immaginari, sui quale ho fantasticato moltissimo da bambina. Ve lo ricordate il paese in cui c’era un palazzo fatto tutto di gelato?
Qui ogni pagina reca la breve descrizione di un paese unico quanto surreale. Inventato ma che in fondo ci racconta qualcosa di noi e di come viviamo oggi i paesi e le città sparse su tutto il mondo. È così surreale, in fondo, un paese in cui gli abitanti sono finiti a edificare sugli alberi perché hanno finito la superficie calpestabile? Non molto, purtroppo.
O il paese in cui non è rimasto più nessuno perché tutti se ne sono andati? Nemmeno.
È un libro che nella sua irrealtà reca il segno di tantissime situazioni che ci circondano nella vita vera, e io l’ho apprezzato davvero moltissimo.
Segnalo anche le illustrazioni di Manuele Fior, delicate quanto rispettose della prosa leggera come una piuma di Franco Arminio. Il libro perfetto per un giorno di pioggia.

CARALUCE. Atlante dei paesi invisibili di Franco Arminio (Rizzoli) è in libreria.

