4 metà
Film

4 METÀ: la nostra recensione del film e del romanzo!

Esiste davvero l’anima gemella? 4 metà, film disponibile da oggi su Netflix, prova a rispondere a questa domanda. Diretto da Alessio Maria Federici e scritto da Martino Coli, è prodotto da Cattleya e Bartlebyfilm in collaborazione con Vision Distribution e in associazione con IMPREBANCA S.p.A.

La trama

Che per ogni persona esista un’anima gemella è una teoria molto romantica ma forse poco scientifica, e per Luca e Sara la tentazione di metterla alla prova è forte. Ma soprattutto, quest’anima gemella, com’è fatta? Ci somiglia o è il nostro opposto? È così che quasi per sfida i due invitano a cena quattro amici che, guarda caso, sono single: Chiara, Matteo, Giulia e Dario.

4 METÀ è una commedia romantica che racconta le storie di quattro personaggi e delle quattro coppie che questi potrebbero formare in due possibili realtà alternative. Chi si innamorerà di chi?

4 metà

La nostra recensione

Una ventata di freschezza. È questa la sensazione che resta, quando i titoli di coda iniziano a scorrere. Nel panorama spesso privo di vera innovazione delle commedie romantiche, 4 metà brilla di luce propria. Credete alla teoria dell’anima gemella? Non ci credete? Poco importa: le storie parallele dei protagonisti, che si sviluppano a seconda che Dario e Matteo si trovino con Chiara o Giulia, offrono una terza possibilità.

Quella che, forse, esiste l’anima giusta, più che quella gemella, per ogni momento della nostra vita. Esiste la persona giusta con cui crescere un figlio arrivato per caso, ed esiste quella con cui essere amici, prima che amanti. Esiste la persona con cui essere d’accordo su tutto e quella con cui invece non si è d’accordo su nulla.

Dario, Matteo, Chiara e Giulia sono le 4 metà di mela che vediamo provare a combaciare perfettamente le une con le altre, e se è vero che solo alla fine scopriamo quale dei due possibili scenari sia quello reale, allo stesso modo scopriamo che anche in quello le due metà non combaciano alla perfezione. Solo abbastanza (e dove è importante) affinché funzioni.

4 metà

Non è facile gestire un film con costanti switch di storyline evitando di provocare confusione nello spettatore, ma regia e montaggio sono impeccabili. Matteo Martari, Matilde Gioli, Ilenia Pastorelli e Giuseppe Maggio sono perfettamente nella parte. Quattro attori di cui devo assolutamente recuperare eventuali interpretazioni che mi fossero sfuggite. È un sollievo non essere sottoposti ancora una volta al romanesco fuori posto, a dizioni che denunciano l’assoluta mancanza di studio o a gestualità sopra le righe.

«Ma quindi, siamo tutti interscambiabili?», vi chiederete. No. Ma possiamo essere giusti o sbagliati gli uni per gli altri, a seconda di quando, come e dove ci incontriamo. E io, in questo, vedo molto più romanticismo che nell’immagine di una povera mela tagliata in due, alla ricerca di una metà che, nel mio caso, potrebbe tranquillamente essere stata buttata via dall’aiuto-cuoco.

Visione consigliata, ma una attenta. Non è un film da multitasking, o rischiate di farvi sfuggire l’attimo dello switch da una storia all’altra e trovarvi parecchio confusi. Regalatevi 90 minuti, versatevi un bicchiere di vino e godetevi il film.

4 metà: il romanzo di Martino Coli

La storia di Matteo, Dario, Chiara e Giulia è anche racchiusa tra le pagine dell’omonimo romanzo. Scritto da Martino Coli, è edito da Sperling & Kupfer e sarà in libreria dall’11 gennaio.

4 metà

Loro sono in quattro: Matteo, Dario, Chiara e Giulia. Quattro metà di quattro coppie possibili. Quale sia l’accoppiamento giusto, nessuno lo sa. Matteo e Chiara sono persone solari e affettuose, forse un po’ naïf: sembrano fatti apposta per stare assieme. Anche Giulia e Dario hanno tanto in comune, maledettamente affascinanti, così sicuri di sé al limite dell’arroganza. Il loro destino parrebbe già scritto, visto che «chi si somiglia si piglia». Peccato che si dica anche che «gli opposti si attraggono».

Martino e Stefania, loro amici in comune, scommettono per due diversi accoppiamenti, ma si renderanno ben presto conto che, sebbene l’affinità esista, le situazioni iniziali non sono determinanti, perché, in fondo, tutti noi cambiamo quando stiamo con qualcuno.
E così, le storie di Matteo, Dario, Chiara e Giulia insegneranno loro che la teoria secondo la quale per ognuno di noi esiste una e una sola anima gemella non soltanto è priva di senso, ma è un ideale molto meno romantico di quello che chiunque, volendo, possa diventare la nostra metà..

Il romanzo sarà in libreria dall’11 gennaio, edito Sperling & Kupfer.

Milanese di nascita e nel cuore. Vivo di digital marketing di giorno, e di letture matte (ma mai disperatissime) di notte. Bevo litri di tè nero, e colleziono tacchi alti, con cui riesco a non perdere mai un treno.

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