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Arte

Werner Bischof. Unseen Colour, al MASI Lugano dal 12 febbraio

Il MASI Lugano apre la stagione espositiva 2023 con una mostra di opere inedite di uno dei più grandi maestri del reportage e della fotografia del Novecento, Werner Bischof (Zurigo, 1916 – Truijllo, Perù, 1954). Attraverso circa 100 stampe digitali a colori da negativi originali dal 1939 agli anni ’50 restaurati per l’occasione, viene esplorata per la prima volta in modo completo l’opera a colori del fotografo svizzero.

Werner Bischof, dal bianco e nero al colore

Conosciuto soprattutto per i suoi reportage in bianco e nero realizzati in tutto il mondo, Werner Bischof è stato un artista della fotografia, capace di cogliere in scatti iconici la testimonianza della guerra e la rappresentazione dell’umanità. Come recita il titolo “Unseen Colour”, l’esposizione al MASI intende mettere in luce un aspetto nuovo e meno conosciuto del lavoro di Werner Bischof, ampliando e approfondendo la conoscenza e l’idea che abbiamo di questa importante figura di fotografo.

In un momento storico in cui la fotografia a colori godeva di scarsa considerazione ed era relegata alla dimensione pubblicitaria, emerge infatti come Werner Bischof avesse invece colto le potenzialità del colore come mezzo espressivo, rendendolo parte fondamentale del suo processo creativo.

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Modella con rosa, 1939 – Zurigo, Svizzera

Gli inediti finalmente esposti al pubblico

Il percorso della mostra si propone come un libero viaggio a colori attraverso i mondi visitati e vissuti da Werner Bischof. Copre tutto l’arco della sua carriera, in un’alternanza di immagini inedite ottenute dall’utilizzo di tre diverse macchine fotografiche. Una Rolleiflex, dai particolari negativi quadrati, un’agile Leica, dal formato tascabile, e una Devin Tri-Color Camera. Una macchina ingombrante, questa, che utilizzava il sistema della tricromia, ma garantiva una resa del colore di alta qualità. Il nucleo di immagini scattate con questa macchina è reso fruibile al pubblico per la prima volta grazie alla scoperta e alle relative indagini sulle lastre di vetro originali da parte del figlio dell’artista, Marco Bischof, che dirige l’archivio intitolato al padre.

I soggetti di Werner Bischof

I soggetti delle fotografie in mostra sono quelli noti del fotografo svizzero, capace di combinare come pochi altri estetica ed emozione in una composizione perfetta. Dagli esperimenti formali dei primi anni di ricerca alle fotografie di studio e moda. Dal racconto del dopoguerra in Europa alla presentazione intimistica dell’Estremo Oriente. Dalle campagne fotografiche negli Stati Uniti fino all’ultimo viaggio in Sud America. Le opere esposte rivelano la grande capacità tecnica e l’accurata ricerca formale di Werner Bischof. Indagine che diventa più costante nella produzione degli ultimi anni e che assume nuova vitalità grazie al colore.

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Orchidee (studio), 1943 – Zurigo, Svizzera

È parte del percorso espositivo anche una sezione introduttiva in cui l’artista e il suo contesto sono raccontati attraverso negativi originali e documenti d’epoca. Tra questi, la Devin Tri-Color Camera acquistata per Bischof dall’editore che pubblicava le prestigiose riviste “Du” e “Zürcher Illustriert”. Oggi la macchina è conservata presso il Musée suisse de l’appareil photographique a Vevey.

Il catalogo della mostra

In occasione della mostra viene pubblicato un catalogo edito da Scheidegger & Spiess e Edizioni Casagrande. È disponibile in italiano, inglese e tedesco. I testi sono a cura di Tobia Bezzola, Clara Bouveresse, Luc Debraine e Peter Pfrunder.

Werner Bischof. Unseen Colour sarà aperta al pubblico dal 12 febbraio al 2 luglio 2023. È un progetto di MASI Lugano e Werner Bischof Estate in collaborazione con Fotostiftung Schweiz, Winterthur.

Milanese di nascita e nel cuore. Vivo di digital marketing di giorno, e di letture matte (ma mai disperatissime) di notte. Bevo litri di tè nero, e colleziono tacchi alti, con cui riesco a non perdere mai un treno.

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