top gun maverick
Film

TOP GUN MAVERICK, la recensione in anteprima

I fan lo aspettavano dal 1986. TOP GUN MAVERICK sarà in sala dal 25 maggio, diretto da Joseph Kosinski e distribuito da Eagle Pictures. Abbiamo assistito alle acrobazie aeree di Maverick in anteprima, ed ecco la nostra recensione!

La trama

Il Tenente Pete “Maverick” Mitchell (Tom Cruise) è tra i migliori aviatori della Marina. E dopo più di trent’anni di servizio è ancora nell’unico posto in cui vorrebbe essere. Evita la promozione che non gli permetterebbe più di volare, e si spinge ancora una volta oltre i limiti, collaudando coraggiosamente nuovi aerei. Chiamato ad addestrare una squadra speciale di allievi dell’accademia Top Gun per una missione segreta, Maverick incontrerà il Tenente Bradley Bradshaw (Miles Teller), nome di battaglia “Rooster”, figlio del suo vecchio compagno di volo Nick Bradshaw “Goose”. Alle prese con un futuro incerto e con i fantasmi del suo passato, Maverick dovrà affrontare le sue paure più profonde per portare a termine una missione difficilissima. Missione che richiederà grande sacrificio da parte di tutti coloro che sceglieranno di parteciparvi.

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Cr: Paramount Pictures, Skydance and Jerry Bruckheimer Films.

La nostra recensione

Da dove iniziare? Il film dura 131 minuti ed è un vero regalo per i fan di Top Gun, ma non solo. Sebbene funzioni solo in parte come film a sé stante, è godibile anche per chi dovesse ancora recuperare la pellicola ormai cult di metà anni Ottanta. Io l’ho visto una volta sola svariati anni fa, ma è stato sufficiente per cogliere numerosi rimandi e citazioni e per percepire il tutto come un grande ritorno a casa.

Una casa che, però, è molto cambiata. Sono cambiati gli aerei, per dirne una: Maverick ci accoglie ai comandi di un aereo talmente d’avanguardia da essere ancora in fase di test. Le sequenza di volo successive lo vedono invece alle prese con i Boeing F/A-18 Super Hornet. Non posso dirvi dove, come o quando, ma rivedrete anche un Grumman F-14 Tomcat.

A non essere cambiato è proprio Maverick. Sempre in difficoltà quando si tratta di rispettare le regole, sempre fiero membro della scuola del “non pensare, agisci”. Sempre il migliore in volo. Il suo ritorno alla Top Gun, però, è in un ruolo a lui non del tutto congeniale, quello di insegnante.

Dovrà infatti addestrare dodici tra i migliori piloti usciti dall’accademia e selezionarne sei per una missione apparentemente impossibile. Il disarmo di un deposito di armi nucleari posizionato sottoterra, tra le montagne, sorvegliato da aerei e da uno stuolo di razzi pronti ad abbattere chiunque provi ad avvicinarsi. Tra i dodici, anche il Tenente Bradley “Rooster” Bradshaw. Il figlio di Goose, il gregario di Maverick morto tragicamente mentre era in volo con lui. Il senso di colpa non lo ha mai abbandonato, e con Rooster il rapporto si è incrinato pochi anni prima.

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Cr: Paramount Pictures, Skydance and Jerry Bruckheimer Films.

I due non dovranno solo chiarirsi, e ricostruire un rapporto positivo: lo dovranno fare in tempo per una missione da cui sembra impossibile tornare a casa. Miles Teller è stata una scelta davvero azzeccata: è riuscito a dar vita a un nuovo personaggio in cui ritroviamo però espressioni, movenze e gestualità di Goose. L’ho apprezzato moltissimo.

Allo stesso modo, ho apprezzato la pellicola in quasi ogni suo aspetto. Il rischio di un film troppo nostalgico è stato sapientemente aggirato, così come quello di introdurre troppa informatica perdendo ciò che rendeva forte Top Gun. Viene invece ribadito che “non conta l’aereo, conta il pilota”, e assistiamo a sequenze di volo, combattimento aereo e acrobazie capaci di tenerci incollati allo schermo.

Di Maverick ritroviamo l’ironia e la sfrontatezza che tanto ci piacevano, ma riusciamo a intravederne anche la sensibilità e il dolore per un lutto mai del tutto elaborato. Una delle scene più intime ed emozionanti del film lo vede affianco a Tom “Iceman” Kazinsky (Val Kilmer), che conferma come dalla loro rivalità sia poi nata un’amicizia durata una vita intera.

Consigliatissimo, e consigliatissima anche la colonna sonora, che entrerà di diritto nella mia libreria appena apparirà su Spotify.

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La locandina italiana

TOP GUN MAVERICK vi aspetta in sala dal 25 maggio.

Milanese di nascita e nel cuore. Vivo di digital marketing di giorno, e di letture matte (ma mai disperatissime) di notte. Bevo litri di tè nero, e colleziono tacchi alti, con cui riesco a non perdere mai un treno.

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