Persone di successo: come affrontano il rientro?
Le conosciamo tutti: sono le persone che ammiriamo, e che invidiamo anche un po’. Un po’ tanto. Quelle sempre organizzate, a cui sembra sempre andare tutto bene, e che ci fanno sentire come se non combinassimo granché, da parte nostra. Eppure sono persone come noi, solo con qualche piccolo asso nella manica che sanno calare al momento giusto. Si può diventare persone di successo? Assolutamente sì. Basta iniziare a farsi le domande giuste.
Per esempio, cosa fa una persona di successo al rientro?
Innanzitutto, identifica i grandi obbiettivi chiave. Quali sono le aree in cui occorre migliorare o fare dei cambiamenti? E di quanti miglioramenti/cambiamenti stiamo parlando?
Non occorre che ci sia un grande obbiettivo per ogni aspetto della propria vita (famiglia, salute, lavoro…), ma è importante capire quali siano i punti chiave, da cui partire e a da cui muoversi subito, a cominciare da oggi.
Scinde ogni obbiettivo in altri più piccoli: vuole cambiare lavoro? Perfetto! I piccoli obbiettivi saranno aggiornare il proprio CV, informarsi sulle competenze necessarie per il lavoro desiderato, trovare dei corsi per formarsi dove è carente, cercare tra i contatti qualcuno che svolga quel lavoro o uno simile per porre domande e raccogliere informazioni… e via dicendo.
Su questi piccoli obbiettivi, riflette con un occhio sul calendario, perché occorrerà rivedere la propria organizzazione e la propria gestione del tempo per riuscire a fare ricerche, formarsi, frequentare corsi. Qualora l’obbiettivo fosse risparmiare una certa somma entro la fine dell’anno, occorrerà capire dove, se possibile, inserire attività che permettano di guadagnare di più, oltre a ragione su come modificare le proprie spese (perché c’è un limite ai tagli che una persona riesce a sostenere nel lungo periodo, soprattutto se deve stravolgere le proprie abitudini).
Ma prima di tutto questo, una persona di successo riflette su ciò che non ha funzionato in precedenza. Un’analisi attenta di ogni errore, scivolone o semplicemente degli imprevisti (che a volte, osservandoli bene, si rivelano tutt’altro che imprevedibili…) è utilissima, e va fatta senza autocommiserarsi: da ogni errore si impara e anzi, spesso gli errori sono i catalizzatori dei nostri più grandi successi.
Infine, per una spinta motivazionale in più, identifica una persona alla quale vuole provare ciò che sa fare. Può essere un genitore o un superiore, ma anche un amico. Sapere di dover avere un risultato da poter presentare a qualcuno sarà da stimolo a non tentennare. Chi dorme non piglia pesci!
Quest’articolo è apparso precedentemente su Devilishly Stylish.